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SPECIALE | L’alluvione di Firenze
Sono le dieci di sera. Nel Mugello, nel Casentino e nel Valdarno superiore umi e
torrenti stanno rompendo gli argini. Alle undici anche l’Arno, sgomitando in un letto
ormai troppo stretto, comincia a insinuarsi in cantine e seminterrati. Le campagne at-
torno a Firenze si allagano. La gente cerca rifugio nei piani alti e si arrampica persino
sui tetti. Neppure da lì può vedere Angelo, che la osserva muto. Il torrente Resco inonda
baldanzoso Reggello.
Scocca la mezzanotte, ma l’Arno non è una principessa che fugga dal ballo e torni in-
dietro correndo: la sua corsa verso il mare procede inarrestabile e invade, con un moto
liberatorio, Montevarchi, Figline, Incisa, Rignano, Pontassieve, Le Sieci e Compiobbi.
Un'of cina meccanica. Inizia il giorno di San Carlo. Inizia la festa delle Forze Armate. Inizia la festa dell’Ar-
Fonte: A.S.C.E. - Archivio no in libertà. Come un animale a lungo tenuto in cattività che sia appena stato liberato
Storico del Comune di
e assapori l’aria fresca nelle narici, l’erba sotto le zampe, l’odore della terra, così l’Arno,
Empoli.
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