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SPECIALE | L’alluvione di Firenze







sia perché, pur potendoci udire, Angelo sente e ascolta contemporaneamente in nite 
voci ed è poco probabile che dia seguito proprio alla nostra tra tante.

Firenze, come il resto d’Italia, si appresta a festeggiare l’anniversario della vittoria 

nella Prima Guerra Mondiale, sempre che si voglia davvero credere che quella fu una 

vittoria o che, più in generale, qualcuno possa mai uscire vittorioso da un qualsivoglia 

con itto bellico. Si celebra, con la Festa delle Forze Armate e dell’Unità nazionale, per la 
precisione la  rma nel 1918, a Villa Giusti, dell’armistizio tra Italia e Austria, che segnò 

la  ne della Grande Guerra, che per prima devastò il XX secolo. Persino D’Annunzio la 

de nì una “vittoria mutilata”, dato che l’Italia ottenne assai meno del promesso prima 

della  rma di Diaz.
È, per farla breve, il 3 novembre del 1966, giorno dedicato a Santa Silvia, e l’indomani 

sarebbe la ricorrenza suddetta, nonché San Carlo. Nell’immaginario cattolico, angeli 

e santi sono di norma accomunati, ma Angelo nulla sa di questi Santa Silvia e San 

Carlo e men che mai di santi in genere o di religione, dato che per lui gli esseri umani 
sono tutti uguali e anzi fa persino una certa fatica a distinguerli dalle altre scimmie in 

genere, per non dire dai primati in particolare. I santi per lui sono solo umani ormai 

morti. Ha, però, imparato che negli ultimi millenni questi bipedi hanno cominciato a 

costruire oggetti sempre più evoluti, mentre i loro cugini quadrumani si vanno via via 
estinguendo, soprattutto a causa di questi più feroci vicini. Questo dispiace ad Angelo, 

perché crede che scimpanzé, oranghi, gorilla o bonobo abbiano la medesima dignità di 

quelle scimmie rivestite che ora vede a accendarsi sotto di sé.

È dagli ultimi giorni di ottobre che sulla Toscana piove a tutto spiano. Solo per 

Ognissanti c’erano state delle schiarite, quasi a voler concedere qualcosa alla festività. 
La pioggia imperversa non solo sulla regione, ma su tutta la penisola.

L’Arno è in piena e le sue acque si rivoltano impazienti nel letto del  ume. Sul Ca- 

sentino e sul Mugello sta nevicando. I  umi minori della città s’ingrossano, quasi che 

così facendo vogliano minacciare la supremazia dell’Arno.
Angelo non siede certo su una di queste 

nubi temporalesche, scure e dense da sembra- 
CARLO MENZINGER DI PREUSSENTHAL
re quasi impenetrabili. Queste sono immagi- 
Carlo Menzinger di Preussenthal, nato a Roma il 3 gennaio 1964, 
ni da iconogra a religiosa infantile. Angelo, 
come si è detto, è un essere ultraterreno che vive a Firenze, dove lavora nel project  nance. Ama scrivere storie 
e ha pubblicato varie opere tra cui i romanzi ucronici Il sogno del 
vive negli spazi subatomici, si muove attra- 
ragno (Via da Sparta), Il Colombo divergente, Giovanna e l’angelo,
verso l’in nitamente piccolo e non ha biso- i thriller La bambina dei sogni e Ansia assassina, i romanzi di 

gno di appoggiarsi o sedere su nulla. La sua fantascienza del ciclo Jacopo Flammer e i Guardiani dell’Ucronia e il 
essenza è vibrazione e oscillazione. Non è né romanzo gotico-gallery novel Il Settimo Plenilunio. Ha curato alcune 

materia né energia, ma semplice moto suba- antologie, tra cui Ucronie per il terzo millennio, partecipato ad altre 
e pubblicato su riviste e siti web, tra cui, nel 2017, “Progettando. 
tomico. Le vite umane dovrebbero essergli 
Ing”, “IF – Insolito & Fantastico” e “Italia Ambiente Uomo”.
del tutto indi erenti, ma sono talmente tanti 
Il suo sito è
millenni che le osserva, che ha quasi imparato 
ad amarle, se potessimo de nire così la  bril- www.menzinger.it 
(https://sites.google.com/site/carlomenzinger/) 
lazione dei suoi tachioni.
Il suo blog è 
https://carlomenzinger.wordpress.com/







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