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contemporanea




Un 

ricordo
Piero Pozzati
di 





Fausto Giovannardi

Ingegnere libero professionista

Direttore Responsabile Ingegneria Sismica




QuaNdo giovaNissimo 
ingegnere, sco- Fu in occasione di una delle numerose conver- 
prii “Teoria e Tecnica della costruzioni” di Pie- sazioni sui grandi dell’ingegneria, ed in partico- 

ro Pozzati, mi resi conto che dovevo ripartire lare di Gustavo Colonnetti, che volle interessarmi 

da capo. Anni ed anni di formule trovavano una alla figura di Odone Belluzzi, suo indimenticato 
spiegazione semplice ed evidente in un testo la maestro. Dai suoi appassionati ricordi è nata la 

cui lettura affascina ancora.
voce che compare oggi su Wikipedia.

Molti anni dopo, quando l’ho conosciuto, ho 
ritrovato conferma della straordinarietà di questa 

persona nel riportare le cose complicate a con- 

cetti semplici e nel ricercare la vera essenza delle PiEro PozzAti
cose che contano.
, Bologna (1922-2015)
Laureato in ingegneria civile nel 1945 con il massimo dei voti e
Nell’ultimo periodo della sua vita all’azione si con lode, diviene subito assistente presso l’istituto di Scienza delle 
è sostituita la riflessione sui grandi temi del no- 
Costruzioni con odone Belluzzi. nel 1949 consegue la libera docenza 
stro tempo ed in particolare sulla responsabilità in Scienza delle Costruzioni e nello stesso anno assume l’incarico
di professore di Costruzioni in Legno, Ferro e Cemento armato.
dei tecnici, da lui manifestata in occasione di vari 
incontri e manifestazioni.
nel 1954 vince il concorso alla cattedra di tecnica delle Costruzioni 
presso il Politecnico di torino, e l’anno dopo ottiene il trasferimento 
Più privatamente ne parla in una lettera che a Bologna per la stessa cattedra, dove nel seguito diviene anche 

mi ha scritto con la mano tremolante per gli anni, Direttore dell’istituto di tecnica delle Costruzioni.
nel novembre del 2007.
Dal 1977 esce per la Utet Teoria e tecnica delle strutture, in 4 

volumi.
nel 1977 è nominato “Benemerito della Scuola, della Cultura
Con piacere ho appreso che ha seguito con inte- e dell’arte” dal ministero della Pubblica istruzione, nel 1981 
resse alcune mie riflessioni sull’etica nella profes- 
accademico Benedettino della accademia delle Scienze dell’istituto 
sione d’ingegnere, e che si è quindi dedicato alla di Bologna.
ricerca delle nostre radici nell’ingegneria struttu- Progettista di strutture, è stato membro di Commissioni CnR per le 

rale, ricordando le dure lotte sostenute da grandi normative sulle costruzioni.
progettisti del passato che, non disposti a seguire nel 1992 lascia l’insegnamento per limiti d’età. Dal novembre 1992
al gennaio 1995 ha ricoperto l’incarico di Presidente del Consiglio 
passivamente i conformismi del loro tempo, si 
sono spesso addossati enormi responsabilità.
Superiore dei Lavori Pubblici.
nel 1995 è nominato accademico corrispondente della “academia 
La responsabilità: un tema d’importanza centra- 
le per noi ingegneri; ma oggi giorno in generale nacional de ingeniería” dell’argentina.
nel 1997 è nominato Professore emerito di tecnica delle Costruzioni 
per tutta la tecnica che, con la sua attuale potenza, nell’Università di Bologna.

condiziona fortemente la qualità della vita delle ge- nel 2009 l’aiCaP gli assegna la medaglia di Socio onorario. 
nerazioni future. Ho desiderato occuparmene con nell’ultimo periodo della sua vita si è interessato al tema 
dell’ambiente e delle sue correlazioni con la rilessione etica 
un caro collaboratore, in un volumetto (intitolato 
per l’appunto “verso la cultura della responsabili- contemporanea e con la tecnica in generale. nel 2007 queste 
rilessioni vengono raccolte nel libro Verso la cultura della 
tà: ambiente, tecnica, etica”) concepito e scritto in 
una fase della mia vita in cui sarebbe invece oppor- responsabilità: ambiente, tecnica, etica, edizione ambiente, scritto 
con Felice Palmeri.
tuno deporre la penna.




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