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città e
territorio
come loro, i nativi, fare le smorfie che fanno loro, a tutte le ore del giorno, ma diverse a seconda
gesticolare per entrare nella parte come a Napoli del sesso, dell’età, e un po’ del ceto, del censo e
o Mumbai»25.
dell’origine, dell’immigrazione di vecchia o nuo-
va data)»27.
25 Ivi, pp. 17-18.
26 Il riferimento
Nella descrizione dell’“urbanità”, incarna-
è alle osservazioni Le città del mondo
ta esemplarmente nei panni appesi ad asciugare
ventennali (1870- nelle strade delle capitali orientali o nel caos dei
1891) raccolte in
ÉmiLe zoLa, Taccuini. Pagine monografiche dedicate alle città del mercati di strada, la narrazione si fa sapida e im-
Un’etnografia inedita mondo si alternano ai capitoli del libro; “città mediata. La Cecla accompagna i lettori in ambien-
della Francia (1986), viste”, in bilico tra quelle calvinianamente invi- ti dove olfatto, vista, tatto e udito sono sollecitati
Bollati Boringhieri,
Torino, 1987.
sibili e quelle annotate da Zola26, prosa in cui il e tenuti costantemente in allarme, a Yojakarta in
27 Lc, Contro narratore, in prima persona, svela il suo origina- Indonesia, Fukuoka in Giappone, Istanbul, Kuala
a ecLa
l’architettura cit., p. 79. le modo di osservare i fenomeni urbani: «avevo Lumpur, Tashkent in Uzbekistan, Shangai, Minsk
28 id., Contro cominciato a lavorare come so – scriveva già in e infine in Italia, a Milano e Ragusa. Traversata an-
l’urbanistica cit., p. 46.
un suo precedente testo –, cioè andando in giro, tropologica di molte, ma in fondo di un’unica città
camminando tutto il giorno, osservando la gente, che si genera tra «iniziative individuali o corali,
i luoghi frequentati e quelli evitati, la microsocia- tra derive da sonnambuli o intenzioni di rivoluzio-
lità e la socialità di transizione, il rapporto con il nari, ma soprattutto si manifesta nella produzione
New York, 2015. traffico, il ruolo dei bambini, delle varie classi di della vita quotidiana, quella capacità di costruire
Scatto di Greta età (stupito dell’affollamento [...] di bar e bistró,
legami e fondare insediamenti con motivazioni
Pelleschi.
comuni, insomma quello che gli antropologi chia-
mavano “cultura” e che sarebbe il mondo, costrui-
to e non, delle relazioni tra le persone e i luoghi,
la rete di reciprocità che tiene in piedi e sospinge
una società»28. Traversata dalla quale la disciplina
urbanistica può uscire arricchita.
BiBLiogRaFia
caBau/r&a, Il potere di abitare, LeF, Firenze, 1982.
caBau-coLLettiVo Per un aBitare autogeStito (a cura di), Autocostruzione
e tecniche conviviali, atti del convegno (Rimini 1980), Clueb, Bologna,
1980, con testi di I. Illich, J. Turner, F. La Cecla, G. De Carlo etc.
Franco La cecLa, Mente locale. Per un’antropologia dell’abitare,
Elèuthera, Milano, 1993.
id., Perdersi. L’uomo senza ambiente, Laterza, Roma-Bari, 1988.
i., Contro l’architettura, Bollati Boringhieri, Torino, 2008.
d
id., Ivan Illich e la sua eredità, Medusa, Milano, 2013.
iLaria agoStini, Il diritto alla campagna. Rinascita rurale e rifondazione
urbana, con premessa di Vandana Shiva, Ediesse, Roma, 2015.
J-Pg, Un développement insoutenable. Sécuriser o
eanierre arnier
rassurer?, “L’homme et la société”, 2005, n. 155; trad. it. Insostenibilità
dell’urbanizzazione delle campagne. Sicurezza o rassicurazione?, in iLaria
agoStini, danieLe VannetieLLo (a cura di), La conversione dell’abitare.
Comunità, fertilità, sapienza, “L’Ecologist italiano”, L, Firenze, 2015,
eF
pp. 68-83.
Franco La cecLa, Contro l’urbanistica, Einaudi, Torino, 2015.
Vari interventi brevi di Franco La Cecla si trovano su www.alfabeta2.it
e www.doppiozero.it.
Infine, www.eddyburg.it è un sito di attualità urbanistiche utile per la
comprensione dei fenomeni descritti nel saggio.
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