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città e
territorio
che degrada il cittadino a utente di infrastrutture struiti: a Kuala Lumpur una coppia di grattacieli di
anziché abitante di case, quartieri e piazze, e la so- firma non risolve anzi complica i problemi della
cietà a una somma di individui cui è negata «ogni città, essendo «soluzione tipicamente “anti-tro-
connotazione di vitalità autonoma, di attività emi- picale” in un magnifico posto tropicale», edifici
nentemente sociale»7, di autopoiesi.
che hanno poco a che fare con «le faccende serie
di invivibilità delle città, di esaurimento delle ri-
sorse, di surriscaldamento del pianeta»8. Torri,
Smart cities e gestione dissacratoria
grandi eventi, festival – scriveva l’autore già nel
della città
2008 – sono «un vorace aspirapolvere» messo in
campo per trasformare «in pura immagine i ser-
Invenzioni strumentali all’urbanistica «os- vizi che mancano, la residenza [pubblica] che non
sessionata dal marketing» sono i concetti di cit- viene costruita, i parchi che vengono dimentica-
tà creative e smart. Le une, le creative cities, ridi- ti»9. Milano, Palermo e Napoli «rappresentano
colizzano con il “brand” l’autorappresentazione il dissolvimento della città come entità fisica e la
urbana: il logo – ideato espressamente da un ur-
banista-creativo – ne diventa simbolo artificiale,
7 necessario per la competizione globale, valido per
Franco La cecLa,
Contro l’architettura, la destra e la sinistra, al governo di città bramose A Kuala Lumpur una coppia di grattacieli di irma
Bollati Boringhieri,
Torino, 2008, p. 72. di collocarsi in classifiche di attrattività interna- non risolve anzi complica i problemi della città,
8 zionale: dagli “investimenti stranieri” alle sedi di
id., Contro essendo «soluzione tipicamente “anti-tropicale”
l’urbanistica cit., risp. Expo, Olimpiadi, fino alle capitali della cultura.
p. 64 e 37.
in un magniico posto tropicale»
9 i., Contro Città nelle quali i grattacieli svettano e diven-
dtano brand, marchio, uccidendo i simboli autoco-
l’architettura cit., p. 111.
New York, 2015.
Scatto di Greta
Pelleschi.
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