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Contro la merCifiCazione dello spazio urbano
L’urbanistica
«fedele al credo
internazionalista»
dei Ciam,
scrive La Cecla,
non si pone
il problema
della conoscenza
della città:
«Invece
di conoscerla,
sostiene
di anticiparla»
Siviglia, 2011.
Scatto di Greta
Pelleschi.
conda opzione (salvo rare lodevoli eccezioni pur giando la visione esteriore, l’urbanistica si rende
presenti e, talune, citate nel libro), sacrificando la perciò programmaticamente incapace di cono-
vena umanistica che da Geddes, attraverso Mum- scere il corpo delle città. Impelagata in ragiona-
ford, aveva portato alle riflessioni della Jacobs.
menti economici ed economicisti, le sfuggono «i
L’urbanistica «fedele al credo internazionali- reali movimenti e le reali motivazioni, quello che
sta» dei c, scrive La Cecla, non si pone il pro- la gente che vive in una città pensa e sente di essa 4 La cecLa, Contro
iaml’urbanistica cit., p. 39.
blema della conoscenza della città: «Invece di co- e le motivazioni che si dà per viverci»5.
5
Ivi, p. 13.
noscerla, sostiene di anticiparla»4. Anziché darsi In tutto il mondo, scrive La Cecla, si diffonde 6 iVan iLLich, Disabling
uno statuto disciplinare di osservazione, di ascol- l’idea che «l’urbanistica sia una “tecnica” in mano Professions, M. Boyars,
London, 1977; i., Tools
to e di interpretazione delle realtà urbane, essa si ad alcuni esperti che, con intuizione quasi divina, d
for Conviviality, Calder
pone a distanza dal reale. La sua povertà conosci- “vedono” dall’alto la città e la “ridisegnano”». Fi- & Boyars, London,
tiva si arricchisce di slogan e di «visioni a volo di gura appartenente alle «professioni debilitanti» 1973; cfr. anche Franco
Lc, Ivan Illich e
elicottero o di drone» (viene in mente la Roma descritte negli anni Settanta da Ivan Illich6, l’ur- a ecLa
la sua eredità, Medusa,
asettica nelle scene de La grande bellezza). Privile-
banista si affida a un linguaggio «per iniziati»
Milano, 2013.
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