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riflessioni
orica con un’opera di idraulica applicata, con una
traduzione in versi da Shakespeare o Milton o un
componimento poetico originale. Dotato di una
naturale attitudine per l’insegnamento vi si dedi-
cò per ben 57 anni (presso le università di Pavia
e Padova e per un breve periodo anche presso il
Liceo di Vicenza, dove fu professore ordinario di
Matematica e Meccanica) con passione e in una
costante ricerca di perfezionamento, compro-
vata dal taglio didattico di gran parte della sua
produzione scientifica. Autorità universalmente
riconosciuta per tutte le questioni legate all’i-
draulica, il Turazza fu persona di grande carisma
ma al contempo umile e schiva, che possedeva il
Lapide commemorativa
sulla facciata
della casa natale.
le quali ricordo che mi impressionò una di anali-
si matematica, scritta dal Nostro all’età di soli 22
anni, la quale altro non era che la sua tesi di laurea
(cfr. [1]).
Il facile accesso alle informazioni consentito
dalla rete e il convegno organizzato dall’Accade-
mia Galileiana di Padova nel 2013, in occasio-
ne del bicentenario della nascita, mi hanno poi
fornito di recente l’occasione di approfondire la
conoscenza di questo illustre personaggio, con il
quale debbo supporre di avere un qualche grado
di parentela (Malcesine contava all’epoca meno
di 3000 abitanti) e del quale ho casualmente con-
servato il cognome.
Noto come “ingegnere idraulico” egli non fre-
quentò da studente alcuna Facoltà di Ingegneria
– poiché ancora non ne esistevano – ma si deve
proprio alla sua iniziativa la nascita della pri-
ma Facoltà di Ingegneria Idraulica, la cosiddetta
Scuola Idraulica Padovana. Figlio di un’epoca in
cui l’istruzione era ancora multidisciplinare, uni-
va la passione per la scienza al culto delle lettere:
ebbe al suo attivo 90 pubblicazioni, metà delle
quali di contenuto scientifico e le rimanenti di
contenuto umanistico, alternando con natura- La casa natale.
lezza, anche in età matura, un saggio di fisica te-
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