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riflessioni












Figura 2 – Visione 
artistica di un gamma 
ray burst. Il motore 
centrale crea un jet di 
plasma che si propaga 
a velocità relativistica 

e buca gli strati
esterni della stella 
generando radiazione 
gamma. Credit: NASA 
(http://www.nasa.gov/ 
centers/goddard/news/ 
topstory/2003/0618 
rosettaburst.html).








Figura 3 – Immagini
a diverse lunghezze 
d’onda dei resti
della supernova 
Tycho, esplosa nel 
1572 (chiamata così 
perché osservata 
dall’astronomo Tycho del materiale dell’involucro esterno e forzarlo a nucleo e del disco, lanciano due getti di mate- 
Brahe). Notare come 
l’immagina gamma ruotare in un disco di accrescimento attorno al ria lungo la direzione dell’asse di rotazione della 

abbia una risoluzione corpo centrale. I forti campi magnetici, ampli- stella a velocità molto vicina a quella della luce. I 
molto inferiore alle ficati dalla torsione prodotta dalla rotazione del
getti attraversano così i resti dell’involucro della 
altre bande di energia.
stella originaria, letteralmente forandoli [vedi 

Fig. 2]. L’interazione dei getti relativistici con il 
materiale della stella crea lampi di raggi gamma. 

Per avere un’idea vaga della violenza del feno- 

meno possiamo confrontare l’energia rilascia- 
ta da un GRB con quella emessa dal Sole: in un 

tempo che varia dalla frazione di secondo a qual- 

che centinaio di secondi, durata tipica dei GRB, 
l’energia liberata può raggiungere 1047 Joule, che 

corrispondono alla conversione in energia ra- 
diativa di un’intera massa solare! Il Sole, d’altro 

canto, nell’intero corso della sua storia, ovvero 

in 10 miliardi di anni, avrà emesso una quantità 
di energia inferiore di circa mille volte.

Ciò che rimane delle esplosioni stellari, i resti 

di supernovae, costituisce altre sorgenti estre- 
mamente interessanti. Gli involucri esterni della 

stella lanciati a velocità di migliaia di km al secon- 

do producono delle onde d’urto che si espandono 
nel mezzo interstellare per millenni. Queste onde 

d’urto sono i principali candidati per l’accelera- 

zione dei raggi cosmici, e sono anch’esse potenti




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