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anea
por
tem
con
simamente, del suo nuovo concerto fatto all’U- esprime crudelmente ed inesorabilmente il do-
niversità della Calabria e che racconta la storia lore e l’impotenza delle madri e dei padri davanti
dell’emigrazione del popolo calabrese dal 1860 alla stroncatura di ogni speranza, di un destino
fino ai barconi della speranza a Lampedusa.
senza possibilità di riscatto sociale.
A barca da speranza (“La barca della speran-
Solo uno spirito Ti faccio vedere questo qui per darti l’idea del mio za”), è l’ultimo brano che vediamo dal DVD.
libero
modo di interpretare la nostra tradizione,il canto è
può cogliere tutte “tarantella minore”.
Danilo Montenegro ci racconta storie di un pas-
Ho scritto questo brano per far capire quello che av- sato non ancora remoto e relegato troppo in fretta
le sfumature
veniva una volta. Quando uno si fidanzava c’era in lui nell’oblio o, peggio ancora, nascosto alla vista per-
della sofferenza
quella gioia di invitare gli amici a scendere in piazza e ché spinoso, fastidioso, imbarazzante. Eppure è
degli oppressi
di creare il momento di festa, perché stava per sposa- ancora lì. Le cause che hanno generato le storie
e degli emarginati re “lu megghju juri di la grasta”, la donna più bella che Danilo racconta non sono mai state rimosse
e, come ipotetici varchi temporali, sono sempre
e rappresentarla, del paese, di ballare con la sua fidanzata ma di tenere
le mani a posto, perché diversamente lei si poteva of- pronte a rigettare l’umanità indietro nel tempo.
con stile originale
fendere. C’era, sì, questa elasticità, ma c’era anche la Solo uno spirito libero può cogliere tutte le
ed eclettico,
gelosia verso la propria donna. Tutto questo faceva an- sfumature della sofferenza degli oppressi e degli
in un’opera d’arte
che parte della cultura e dello spirito popolare.
emarginati e rappresentarla, con stile originale ed
eclettico, in un’opera d’arte. Sono gli incantasto-
Ci fa vedere anche il video del brano “Fragalà di rie come Danilo che ci ricordano quanto la libertà
Melissa”, simulazione dell’occupazione delle terre sia preziosa e come la vita di una persona non pos-
di Melissa, realizzata nel 1970. Il ritornello finale:
sa valer meno del prodotto della sua fatica.
“Figghju figghju mio
3 Figlio, figlio mio/
volivi sulu fatigari
volevi solo lavorare/ figghju figghju mio Si ringrazia di cuore Pasquale Mosca per la sua
figlio, figlio mio/ hai collaborazione alla realizzazione di questa intervista.
pagato con la tua vita.
pagasti cu la vita toi”3.
Per riferimenti: http://www.danilomontenegro.it
Fig. 12 – Il quadro
grande non inito
di Danilo Montenegro.
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