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riflessioni
mondospazio
il in un piccolo
ed in una sola parola:
Expo
Andiamo ad analizzare, con il senno del poi,
uno degli argomenti più discussi del 2015 in Italia
per tutti Quelli Che
non hanno la pos-
sibilità di girare il mondo, la realizzazione dell’e-
vento espositivo mondiale, quest’anno in Italia, e
più precisamente tra Milano e Rho, ha dato l’op-
portunità di farlo, non solo agli italiani ma anche
agli abitanti d’Oltralpe. Andiamo a vedere più nel
dettaglio che cosa era l’Expo. Un insieme di 54 pa-
diglioni di altrettanti 54 Paesi nel mondo, il tutto
realizzato su una superficie di 110 ettari organiz-
zata come un’isola circondata da un canale d’ac-
qua, strutturata in due assi perpendicolari che ri-
chiamavano le due strade principali delle antiche
città romane, il cardo e il decumano. L’ideazione
dello spazio espositivo fu affidata a progettisti di
esperienza e a giovani neolaureati della Società
L’albero della vita.
L’esposizione mondiale
Expo 2015 S.p.A., con il supporto di architetti di
ha avuto una durata di sei fama internazionale come Stefano Boeri, Ricky
Burdett e Jacques Herzog. Gli ultimi due hanno
mesi, da maggio ad ottobre abbandonato il progetto nel 2011 in quanto non
riscontravano correlazione tra il progetto origi-
2015, ed un tema conduttore:
nario ed il tema dell’Expo, nonché si opponevano
“Nutrire il Pianeta, energie all’infinito spreco di denaro proposto per la rea-
lizzazione. L’apertura dello spazio espositivo più
per la Vita”
chiacchierato di Italia è avvenuta il primo mag-
gio del 2015 non senza rumors. Nelle settimane
che l’hanno preceduta tutti i riflettori erano già
puntati sull’Expo; testate di giornali e quotidiani
Oriana Criscuolo
erano pessimisti sulla riuscita dell’apertura nella
Ingegnere chimico
data stabilita, in quanto fonti certe dichiaravano
che nonostante l’apertura fosse programmata per
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