Peso | 200 g |
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ISBN: | 88-88625-03-8 |
Data di pubblicazione: | 2003 (terza edizione: 2008) |
Pagine: | 128, ill. |
Storie fiorentine
€ 11,00
L’epoca di Dante e le contese tra Guelfi e Ghibellini
Il libro II delle Istorie fiorentine del Machiavelli nella versione in italiano corrente di Fabio Leocata. Un testo affascinante, dove la storia diventa vivo intrecciarsi di vicende umane e di passioni, di intrighi e di fazioni, di imprese guerresche e di vita quotidiana.
Esaurito
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Gli Autori
Gli Autori
Leocata Fabio (traduzione di)
Nessuna informazione biografica.
Machiavelli Niccolò
1469-1527
Niccolò Machiavelli nasce a Firenze nel 1469. La prima notizia certa su Machiavelli risale al 1498: in una lettera esprime duri giudizi sull'operato politico di Savonarola. Nello stesso anno è nominato secondo segretario della Cancelleria della Repubblica, incarico non particolarmente importante, ma che gli permette di entrare nella vita politica attiva. Per le sue qualità d'ingegno, viene inviato fuori Firenze in missioni all'estero. Si reca più volte in Francia, alla corte di Luigi XII, è inviato presso Cesare Borgia, presso l'esercito fiorentino che assediava Pisa, presso il papa, presso l'imperatore Massimiliano in Germania. Frutto di queste missioni diplomatiche sono varie relazioni nelle quali elabora delle analisi politiche approfondite e acute, insieme ad alcuni consigli che rivolge al governo di Firenze. Il suo impegno nei confronti dello stato fiorentino fu finalizzato a dotare la città di un esercito proprio e di non avvalersi più dei mercenari, convinto che la situazione in cui versava l'Italia, richiedesse un nuovo tipo di politica, più risoluto, in cui occorrono "prudentia et armi". Nel 1512 espulsi i francesi, alleati della repubblica fiorentina, a Firenze rientrano i Medici. Questo segna la fine della carriera politica di Machiavelli. Viene confinato per un anno nella villa dell'Albergaccio, presso San Casciano. Alla scoperta di una congiura contro i Medici, Machiavelli viene arrestato e torturato, perchè sospettato di complicità. Tra il 1512 e il 1525 Machiavelli compone quasi tutte le sue opere più importanti: "Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio", "Il Principe", "Dialoghi dell'arte della guerra", "Discorso sopra il riformare lo stato di Firenze", nel 1520 ottiene l'incarico di scrivere la storia di Firenze, "Istorie Fiorentine", che completa nel 1525. Viene anche utilizzato dai Medici per alcuni incarichi di poca importanza. Negli stessi anni si colloca anche l'attività più propriamente letteraria di Machiavelli: il poemetto satirico "L'asino d'oro", la commedia "La Mandragola", nel 1518, capolavoro del teatro rinascimentale, e la commedia "Clizia" , nel 1525. Nel 1527 dopo la cacciata dei Medici da Firenze, a seguito del sacco di Roma da parte delle truppe di Carlo V, Machiavelli cerca invano di mettersi al servizio della restaurata repubblica, presso la quale sospetto per la sua condotta con i Medici. Nello stesso anno Niccolò Machiavelli muore.
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