Il processo castellano

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La prima traduzione italiana della raccolta conosciuta sotto il nome di Processo Castellano: un importante do­cumento, il cui valore è stato oggetto di numerose controversie, che precede il processo di canonizzazione di Caterina da Siena.
Come è capitato a molti santi, anche Caterina poco dopo la sua morte (1380) ha conosciuto una venerazione molto diffusa da parte dei fedeli e del clero. Questo riconoscimento, gli atti di pietà e le commemorazioni annuali, prima della canonizzazione ufficiale, avevano provocato in diversi fedeli uno sconcerto tale da suscitare un esposto al vescovo di Castello in Rialto (attuale diocesi di Venezia): si richiedeva una vera e propria inchiesta che dimostrasse l’autenticità delle virtù attribuite a Caterina, appassionatamente asserite da testimoni oculari, e legittimasse le commemorazioni.
Il processo, che ha preso il nome di “castellano” dalla sede della curia e che raccolse un nutrito numero di testimonianze, costituì la base per la canonizzazione proclamata da Pio II nel 1461.

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