Scritti

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Il sacerdote abissino Hailémariam Ghebreamlak (1895-1934) aveva un grande desiderio: che in Abissinia potesse essere fondato un monastero benedettino. Viene chiamato a Roma nel 1925, come direttore spirituale e insegnante di ge’ez e di amarico nel Pontificio Collegio Etiopico. Nel 1927, incoraggiato dall’abate Schuster, diventa
benedettino, prima nell’abbazia di San Paolo fuori le mura e poi a Farfa. Nel 1930 veniva accolto nell’abbazia cistercense di Casamari. Gravemente ammalato, durante le sue lunghe permanenze in ospedale pensa ad aiutare e confortare i ricoverati più poveri e più soli, dando una testimonianza continua di altissima carità. Egli non ha potuto vedere coronato il suo sogno per il quale si era a lungo impegnato, ma attualmente, dopo le sue molte insistenze, in Eritrea e in Etiopia ci sono un centinaio di monaci cistercensi, in sei monasteri, che con la loro vita di preghiera e di lavoro sono impegnati nell’opera di evangelizzazione e di promozione umana.

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