Peso | 100 g |
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ISSN: | 2421-2601 |
Data di pubblicazione: | aprile 2015 |
Pagine: | 36 |
Sulle tracce del Frontespizio
n. 1/2015
Rinasce lo storico Frontespizio di Bargellini (1929) in una nuova rivista che ne ripropone nome e tematiche.
Informazioni aggiuntive
Gli Autori
Gli Autori
Arnone Vincenzo
1945
Don Vincenzo Arnone, nato nel 1945 a Favara (AG), abita a Montebonello (Pontassieve - FI), dove è parroco.
Laureato in lettere moderne presso L’università La Sapienza di Roma, rivolge le sue maggiori attenzioni verso tematiche letterarie e religiose, nella saggistica e nella narrativa. É docente incaricato del Corso di Bibbia e letteratura presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale.Collabora a riviste e giornali letterari: Avvenire, Vita pastorale, Il nostro tempo, Il governo delle cose, Toscana oggi...Nell’ambito del Sinodo diocesano di Firenze del 1989-92, ha curato il Gruppo sinodale degli scrittori fiorentini (Luzi, Pampaloni, Saviane, Doni).
Ha tenuto un Corso di Letteratura italiana del Novecento di ispirazione cristiana nelle Facoltà Teologiche di Firenze e di Palermo.
Vedi anche:
Bisutti Donatella
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Caproni Giorgio
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Freni Melo
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Luzi Mario
Poeta e saggista. Dal 1955 ha insegnato letteratura francese all'università di Firenze e dal 1973 letterature comparate all'università di Urbino. Nel 1987 ha ricevuto il premio Feltrinelli dell'Accademia dei Lincei e nel 1995 il premio internazionale Viareggio alla carriera.
Dopo la prima raccolta organica del 1960 (Il giusto della vita), la ricerca poetica di L. è proseguita in un progressivo ampliamento tematico, cui si è accompagnato un adeguamento dello stile e del linguaggio alle esigenze di una più esplicita comunicatività. Significative in tal senso sono le raccolte Nel magma (1963) e Dal fondo delle campagne (1965), che con le successive Su fondamenti invisibili (1971) e Al fuoco della controversia (1978) saranno poi riunite col titolo complessivo Nell'opera del mondo (2° vol. di Tutte le poesie, 2 voll., 1979). Per il battesimo dei nostri frammenti (1985) riconferma l'importanza della parola, rivelatrice di senso, nella vita dell'uomo. Il poeta, senza venir meno alla sua iniziale vocazione ermetica, parla ora dall'interno della polis, cercando di dar voce anche a ciò che non ha voce attraverso una parola vitale, luce e guida per il cammino della storia; una ricerca che trova ulteriore espressione nelle raccolte successive: Frasi e incisi di un canto salutare (1990), Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini (1994), resoconto di un viaggio immaginario del pittore trecentesco da Avignone alla natia Siena, e Sotto specie umana (1999); preceduta, quest'ultima, da una nuova edizione accresciuta di Tutte le poesie (2 voll., 1998) e dall'edizione complessiva de L'opera poetica (a cura di S. Verdino, 1998).
La sua attività di traduttore è proseguita con la versione del Riccardo 11 di Shakespeare (1966), ed è largamente rappresentata nel volume La Cordigliera delle Ande e altri versi tradotti (1983), un'antologia personale che testimonia il suo costante rapporto con la poesia straniera. La più aperta disposizione dialogica della sua poesia ha trovato riscontro in un percorso drammaturgico in versi, che si è concretizzato in alcune opere di denso spessore esistenziale e civile: Ipazia (1972; poi raccolto con Il messaggero, del 1977, in Il libro di Ipazia, 1978); Rosales (1983); Hystrio (1987); Il Purgatorio. La notte lava la mente (1990); Io, Paola, la commediante, dedicato all'attrice P. Borboni (1992), opere poi confluite nel volume complessivo Teatro (1993); Felicità turbate (1995); Ceneri e ardori (1997). Anche per ciò che riguarda la prosa e gli interventi saggistici, L. ha raccolto in più riprese le opere degli ultimi decenni, ribadendo l'idea costante della "naturalezza" della poesia e della sua funzione conoscitiva. Diversi volumi raccolgono le sue riflessioni sul simbolismo, sul processo creativo, sul rapporto con il sacro, sulla natura della poesia e della prosa: Tutto in questione (1965); Poesia e romanzo (con C. Cassola, 1973); Vicissitudine e forma (1974); Trame (1982); Discorso naturale (1984); Cronache dell'altro mondo (1989); Dante e Leopardi o della modernità (1992); Spazio stelle voce: il colore della poesia (a cura di D. Fasoli, 1992); infine l'antologia di saggi critici Naturalezza del poeta (a cura di G. Quiriconi, 1995).
Mussini Gianni
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Nannipieri Luca
È saggista e scrittore. Si occupa di cultura e politiche culturali sul quotidiano Il Giornale.
Suoi interventi sono usciti anche su Libero, Europa, La Nazione, La Gazzetta del Mezzogiorno, Artribune, Chicago Blog. I suoi libri sono Salvatore Settis, la bellezza ingabbiata dallo Stato, Ets, 2011; La bellezza inutile. I monumenti sconosciuti e il futuro della società, Jaca Book, 2011; La cattedrale d’Europa. La Sagrada Familia, San Paolo, 2012; La libertà di cultura. Meno Stato e più comunità per arte e ricerca, Rubbettino, 2013.
È direttore del Centro studi umanistici dell’abbazia di San Savino, un centro di ricerca per lo studio del patrimonio storico-artistico in stato di degrado e delle comunità che si sviluppano attorno.
Papini Giovanni (1881-1956)
1881-1956
Scrittore italiano (Firenze 1881 - ivi 1956). P. fu parte viva del movimento letterario, filosofico e politico, che ai primi del Novecento promosse da Firenze lo svecchiamento della cultura e della vita italiana. Tra i fondatori delle riviste Leonardo (1903) e Lacerba (1913), concepì la letteratura come «azione» e diede ai suoi scritti un tono oratorio e dissacrante. Tra le opere più note si ricordano: l'autobiografia Un uomo finito, il saggio Stroncature, le prose liriche Giorni di festa (1918).
Parronchi Alessandro
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Soffici Ardengo
Scrittore, poeta e pittore, morto a Vittoria Apuana il 19 ottobre 1964. Nel 1938, nel pubblicare la sua raccolta complessiva di versi, Marsia e Apollo, S. insinua già nel titolo un suo preciso giudizio in quanto, se si eccettua la prima parte, Poesie giovanili (1901-1908), egli raccoglie nella sezione intitolata Marsia le liriche della sua stagione avanguardistica e "lacerbiana", mentre in quella intitolata Apollo (Apollo è appunto il vincitore del satiresco e presuntuoso Marsia) la produzione classicheggiante e non di rado retorica (che comprende anche una sezione di traduzioni e un gruppo di liriche in francese). Il recupero di un gusto classicheggiante si unisce, nell'ultima fase sofficiana, a quella tendenza diaristica e autobiografica già chiaramente emersa sin dalle prime prove dell'artista. Per alcuni versi però entrambi i momenti sembrano svolgersi all'insegna di una lettura del tutto personale del Foscolo: se il poeta delle Grazie è riecheggiato in Elegia dell'Ambra del 1927 (poi raccolta nella già cit. sezione Apollo), il Foscolo didimeo, umoristico, autoironico e malinconico rivive soprattutto in Itinerario inglese, del 1948 (e quasi contemporaneamente, non a caso, lo scrittore ristampa il giovanile Ignoto Toscano, fantastico personaggio ricalcato, oltre che sul leopardiano Filippo Ottonieri, ancora sul foscoliano Didimo). Anche la produzione aneddotica, diaristica o autobiografica, o, più semplicemente, le pagine di appunti o riflessioni critiche o anche di varia narrativa si svolgono spesso su un piano di classica compostezza. Ricordiamo ancora: Salti nel tempo (1939); Selva arte (1943); la seconda parte del Giornale di bordo (1948); Trenta artisti moderni italiani e stranieri (1950); i quattro volumi che vanno sotto il titolo complessivo di Autoritratto d'artista italiano nel quadro del suo tempo e che riguardano rispettivamente l'infanzia, l'adolescenza, la giovinezza e la virilità: L'uva e la croce (1951); Passi tra le rovine (1952); Il salto vitale (1954); Fine di un mondo (1955); D'ogni erba un fascio. Racconti e fantasie (1958). Una significativa antologia sofficiana aveva pubblicato nel 1937 G. De Robertis, ma un'edizione delle Opere di S., con prefazione di G. Prezzolini, è apparsa presso Vallecchi (1959-68) in 7 voll. (l'ultimo diviso però in due tomi). Oltre a varie presentazioni di artisti e poeti e a scritti sparsi in varie sedi, vanno ricordati i Diari 1939-1945, in collaborazione con Prezzolini (1962), e il Carteggio (1977) tra lo stesso Prezzolini e S. (vol. I, 1907-08, a cura di M. Richter).
Spartà Santino
Don Santino Spartà è nato a Randazzo (Catania) e vive a Roma, dove si è laureato in Teologia e Lettere. Giornalista e consulente cinematografico, ha collaborato con Radio Vaticana e con il settimanale «Oggi». Attualmente tiene una rubrica sulla rivista dell’Arma dei Carabinieri. È socio onorario del Rotary e del Lions. Tra saggistica, giornalismo e poesia, ha all’attivo 36 libri.
Tabanelli Giorgio
1955
Tosto Francesco Diego
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